L'esplorazione della luce e del colore nell'opera di Mario La Barbera




Per Mario La Barbera l'atto pittorico implica la visualizzazione dei volumi e delle atmosfere attraverso la luce che si scompone nei colori.

La magia dei luoghi è racchiusa nell'opera della natura e in quella dell'uomo, e vibra nell'attimo irripetibile di un'alba, di un tramonto di un caldo meriggio.

Ogni luogo ha un'anima ed è l'anima mundi che Mario La Barbera cerca di cogliere nei suoi viaggi e trasporre nella sua opera pittorica.

L'imperturbabilità, la serenità, la vibrazione dei suoi paesaggi prescinde dalla presenza umana, che è intuita ma mai rappresentata, quasi a proteggere la purezza dell'opera da presenze contingenti, ponendo così la rappresentazione del mondo al di fuori e al di sopra della realtà quotidiana, in un mondo ideale, simbolico, immoto.

C'èrispetto e c'è pudore nel non rivelare l'aspetto prosaico e contaminato che in tutti i luoghi dell'uomo inevitabilmente appare, ciò che si intuisce ed è velato ha una valenza poetica ed un candore che riporta ad una purezza primigenia.

È la ricerca del simile ideale e non della realtà che guida quindi lo studio paesaggistico dell'autore e che ne costituisce la sicura chiave di lettura.



Dott.ssa Patrizia Laglia